Inizio
“A volte non hai il tempo di accorgertene, le cose capitano in pochi secondi. Tutto cambia. Sei vivo. Sei morto. E il mondo va avanti. Siamo sottili come carta. Viviamo sul filo delle percentuali, temporaneamente.”
(Charles Bukowski)
Ciao, sono Federico.
La mia vita scorreva ruvida, fino ad un incidente stradale che ha spento la luce.
Fortunatamente ero vicino ad un fantastico ospedale, da cui una ambulanza ha fatto un rapido giro per raccogliermi per provare a mettere una pezza in un lago di casini.
Mi piace immaginarmi in un fotogramma in bianco e nero: io disteso senza intenzione di alzarmi, con intorno le persone decise a riportarmi a casa (dove, probabilmente, ci si stava preoccupando della cena).
La sensazione di avere intorno persone che si stavano occupando di me … il primo viso che ho visto quando ho riaperto gli occhi dopo qualche giorno alla deriva, il rendermi conto di avere una madre che ha un’invidiabile e serena forza di incrollabile fiducia nel destino, e una famiglia bellissima. La consapevolezza che non servono mille conoscenti, ma che da soli non siamo nulla: e riscoprire amici perduti e qualche carezza.
Queste emozioni, insieme ad altre più difficili da ricordare, le ho chiuse dentro qualche riga di testo e le abbiamo messe in musica, così che potessero avere un inizio, qualche inciso … ed una fine.
Che potessero essere idealmente fotografate e rinchiuse in uno spazio temporale-emotivo e lasciate su un comodino, regalate ad un amico, dimenticate e ritrovate ancora.
Perchè avevo paura, affrontando i traumi, le emozioni e le varie riabilitazioni, di evolvere, di re-iniziare a ricostruire i rapporti, il lavoro, la vita, dimenticandomi i nomi e i visi delle persone che per me, e per tantissimi altri, hanno fatto LA differenza in un decisivo momento.
Se sono qui lo devo a voi.